TERAMO – C’era il labaro dell’Associazione Nazionale Partigiani Sezione "Manfredo Mobilj" di Teramo e anche una delegazione di giovani di Azione Antifascista, oggi alla chiesa del Sacro cuore a salutare per l’ultima volta Michele Arcaini, il partigiano morto ieri a Teramo all’età di 88 anni. C’era anche tanta gente comune per l’addio a un uomo che aveva caratterizzato la sua esistenza con l sacrificio, prima nei boschi della Resistenza teramana, poi nel lavoro. In tanti oggi, partecipando ai funerali in via Pannella, hanno ricordato come Arcaini, il 25 settembre del 1943, era nella postazione d’avanguardia del concentramento partigiano che, in "Ara Martese" aprì il fuoco contro una colonna tedesca che saliva verso il Ceppo. Tra i combattenti di questo avamposto con lui c’erano anche Gustavo De Marco, Francesco Di Marco e Ricci detto “Macinino”. Protagonista in quella vittoria a Bosco Martese, 70 anni fa, Arcaini è stato unodei fondatori dell’Anpi teramana e componente del Comitato promosso dall’Associazione “Teramo Nostra” per il conferimento della Medaglia d’Oro per la Resistenza alla Provincia di Teramo, poi consegnata dal Presidente della Repubblica, Carlo Azeglio Ciampi, nel 2005. Commozione e un solene addio hanno accompagnato Michele, appassionato alpinista e grande conoscitore della montagna, nel suo ultimo passaggio per le vie della città.
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